Lo scorso 8
settembre su questo blog abbiamo commentato il massiccio piano di assunzioni
(148.000) annunciato dal governo, con l’intenzione di risolvere una volta per
tutte il problema del precariato. Pur convenendo che un provvedimento
eccezionale (da “curatore fallimentare”) si rende a questo punto necessario, sostenevamo
che “qualcosa si può e si deve fare almeno per
evitare che eventuali docenti inadeguati si aggiungano a quelli che già si
trovano negli organici (per lo più indisturbati)”. La nostra proposta era: trasformare l’anno di prova, che oggi nella maggior parte dei casi è
una pura e semplice formalità, in una verifica effettiva della presenza o meno
di una sufficiente professionalità del nuovo assunto. Non si tratterebbe del
resto di una valutazione improvvisata, se si volesse utilizzare a questo scopo un
intero anno di lavoro del candidato. Aggiungevamo che, per avere maggiori
garanzie di serietà, la commissione di valutazione andrebbe integrata da almeno
una qualificata presenza esterna.
A conferma
della sensatezza delle nostre preoccupazioni, il numero 531 di “TuttoscuolaFOCUS”
si chiede: “Ma è davvero opportuno
svuotare le Graduatorie ad Esaurimento (GAE) in un colpo solo immettendo in
ruolo tutti i suoi iscritti dal 1° settembre 2015? Potrebbero essere almeno 30 mila, il 20% degli iscritti
GAE, che da un tempo non definito non stanno insegnando. Docenti che forse
sanno ormai poco della scuola di oggi, arrugginiti nella lunga attesa, anche se
non per colpa loro. E’ opportuno che entrino stabilmente nella scuola senza
filtro o controllo?” Secondo la rivista, questi docenti (che potrebbero anche
essere di più) “dovrebbero partecipare ad apposito obbligatorio corso formativo
durante il prossimo anno scolastico, con verifiche delle situazioni iniziali e
finali, superato il quale potrebbero essere confermati in ruolo dal
2016-17”. Resta però da aggiungere che a una qualche forma di verifica
andrebbero sottoposti anche tutti quei docenti che, pur avendo insegnato negli
ultimi anni, non sono mai passati attraverso prove selettive. (GR)