martedì 14 gennaio 2014

UN’INDAGINE ACCURATA SUGLI IMPEGNI DEI DOCENTI ITALIANI E DI QUELLI EUROPEI

Nell’ottobre del 2000 “Italia Oggi” pubblicò un ampio estratto dell’esauriente analisi della professoressa Anna Balducci intitolata Dossier scuola. La condizione docente in Italia, poi pubblicata integralmente a cura della rivista  “Il Voltaire”. Ne riproponiamo la parte riguardante gli impegni di lavoro, convinti che ancora oggi mantenga quanto meno in gran parte la sua validità e sia anche un esempio di accuratezza, qualità sempre più rara di quanto si può oggi leggere sulla scuola. Ringraziamo l’autrice per avercela cortesemente inviata.

Il CCNL siglato nel maggio 99 e l’entrata in vigore del Regolamento dell’autonomia (Dpr n. 275/99) hanno innovato le modalità di lavoro dei docenti. Si vuole qui analizzare la nuova configurazione operativa[1] giacché i testi contrattuali e le disposizioni emanate non definiscono compiutamente gli impegni limitandosi ad elencarli.
L’analisi è condotta sulla scorta di analoghi rilievi effettuati in altri paesi della Comunità europea.
Occorre, tuttavia, premettere che una visione professionale della docenza[2] consiglierebbe un approccio qualitativo piuttosto che quantitativo al problema. Nondimeno le valutazioni su cui si sviluppa il confronto in atto tra le OO.SS. e il Ministero della pubblica istruzione indirizzano verso una osservazione minuziosa delle attività svolte nella scuola pubblica italiana.

Metodi e strumenti di rilevazione
Sono stati  presi in considerazione :

-          indicazioni e obblighi contrattuali come descritti nei Ccnl ’94, Ccnl ’99 , Ccni ’99, Sequenza contrattuale siglata nel luglio ’99, Regolamento dell’autonomia;
-          dati ministeriali relativi all'andamento alunni, classi, personale dall'anno scolastico 90/91 all'anno scolastico 99/00 e dati delle iscrizioni 2000/01;
-          dati ministeriali relativi alla spesa totale, alle spese sul PIL, alle spese per allievo;
-          prospetto riassuntivo delle cifre di spesa nel periodo 1990-2000; 
-          orari cattedra in Italia;
-          raffronti con i corrispondenti valori forniti dai Ministeri degli stati Membri come raccolti nel data base di Eurydice, relativi al 1996, 1997, 1998, 1999;
-          dati relativi a incidenza dell’area scolastica rispetto alla popolazione attiva;
-          fasce d’età dei docenti;
-          confronto della situazione lavoro/retribuzione/impegno orario di un docente di scuola elementare in alcune tra le più importanti città europee (dati UBS);
-          confronto con situazioni di lavoro esterne alla scuola:

Sono stati, infine, stabiliti i criteri - elencati di seguito - per  individuare un modello di simulazione applicabile alle differenti situazioni (diversi gradi di scuola, diversa incidenza delle specifiche disciplinari):

-          individuazione delle voci ricorrenti di attività e  organizzazione didattica risultate pari a 20
-          simulazioni con variabili relative ai rapporti alunni/classe pari a  16,18, 20, 23, 24.
-          simulazioni a valore totale costante e a valore totale dipendente dal rapporto alunni/classe partendo dalla condizione attuale più diffusa  e cioè quella del rapporto alunno/classe equivalente a 20 

Per facilitare la lettura della tabella riassuntiva è stata predisposta una legenda riepilogativa

tab 1- Legenda

impegni di ogni docente  Alla luce delle norme che li determinano 

Attività in classe
1
ore x 33 settimane di lezione per anno scolastico
2
interventi di recupero,  2 o 3 sett per anno scolastico secondo quanto deciso dai Collegi Docenti

Rapporti individuali con gli allievi
3
correzione e prepararazione esercitazioni individuali CCNL ’95 art 42,2a  
4
rapporti famiglie e studenti CCNL ’95 art 42
5
correzione verifiche CCNL ’95 art 42,2b
6
assistenza esami

Attività collegiale
7
riunioni collegiali scuola CCNL ’95 art 42, 3a
8
riunioni collegiali classe CCNL ’95 art 42,3b
9
riunioni scrutini per quadrimestre CCNL ’95 art 42
10
Commissioni  decise dal Collegio

Attività Propedeutiche individuali
11
preparazione individuale scrutini
12
preparazione piani di lavoro individuali  CCNL ’99 art 24 comma 4
13
preparazione lezioni e materiale CCNL ’95 art 42,2a
14
preparazione e scelta verifiche CCNL ’95 art 42,2
15
preparazione visite didattiche varie disposte nel piano offerta formativa

Aggiornamento Individuale
16
verifica  valutazione applicazione piano lavoro CCNL ’99 art 24 comma 4
17
verifica e scelta libri di testo, materiale didattico CCNL ’99 art 24 comma 4 e 5
18
Aggiornamento Individuale CCNL’99 art 24 comma 4

Attività organizzativo-burocratiche
19
compilazione atti relativi a valutazione CCNL ’99 art 24 comma 4 e 5
20
cura laboratori e materiale Didattico d. lg 16/4/94 n 297 art 395,2




Impegni annuali medi di un docente di scuola pubblica- Ipotesi media elaborata prendendo a riferimento un docente (orario cattedra) impegnato in classi composte da 20 allievi. Il calcolo del monte ore relativo alle prime due sezioni andrà aumentato del 10% nel caso di  un insegnante dell’attuale scuola materna ed elementare.

tab 2
suddivisione orario
rapporto alunni/classe = 20
docente
Incidenza per alunno
a)Attività in classe
periodo
ore
ore
1
ore lezioni in 33 settimane
anno
600
5,00
2
ore interventi integrativi, 2 o 3 settimane annue
anno
40
0,33

Tot sezione

640
5,33
b)Rapporti individuali con gli allievi



3
correzione esercitazioni individuali

anno

120

1,00
4
rapporti famiglie e allievi
anno
30
0,25
5
correzione verifiche
anno
240
2,00
6
assistenza esami
anno
10
0,08

Tot sezione

400
3,33

Tot parziale (A+B)
anno
1040
8,66
c)Attività collegiale
7
riunioni collegiali scuola
anno
40

8
riunioni collegiali classe
anno
40

9
riunioni valutazione (scrutini)
anno
18

10
commissioni
anno
20


Tot sezione

118






d)Attività Propedeutiche individuali
11
preparazione valutazione
anno
18

12
preparazione piani di lavoro
anno
12

13
preparazione lezioni o materiale
anno
100

14
preparazione verifiche
anno
72

15
preparazione visite guidate varie
anno
10


Tot sezione

212






e)Aggiornamento Individuale
16
verifica e valutazione piano lavoro

anno

12

17
verifica e scelta libri e materiale didattico

anno

18

18
studio e attività aggiornamento
anno
20


Tot sezione

50






f)Attività organizzativo-burocratiche
19
compilazione atti relativi alla  valutazione

anno

12

20
cura laboratori e/o materiale didattico
anno
40


Tot sezione

52


Tot parziale (C+D+E+F)

432


Tot generale

1472

                                                                                                                                                   
I risultati dimostrano che, per il docente,  a fronte di :
640 ore annue di lavoro in classe (lavoro frontale) si registrano 832 ore annue dedicate ad attività propedeutiche, connesse alla valutazione e/o all’aggiornamento e alla preparazione del lavoro frontale.
Il 57% del monte ore è destinato alla preparazione, alla verifica o alla organizzazione didattica o meno del lavoro in classe.
Il lavoro in classe (cd. frontale), comprensivo degli interventi integrativi prevalentemente destinati al recupero, corrisponde a ca. il 43% dell'intera attività lavorativa.
Le 832 ore  propedeutiche sono divise in due aree :
432 ore, pari al 52% del parziale e al 29% del totale, sono contrattualmente predefinite e si ripetono invariate in tutte le simulazioni
400 ore, pari al 48% del parziale e al 27% del totale, si riferiscono ad impegni proporzionalmente dipendenti dal  numero di allievi cui le attività sono destinate.
Ne segue che occorre considerare un andamento  variabile  rispetto alla disciplina insegnata e rispetto al numero di alunni.
Il tempo dedicato ad incontri di tipo collegiale supera le previste 80 ore. Si registrano, infatti, 118  ore (pari al 14% del parziale e all’8% del totale) annualmente destinate al team-meeting.
La preparazione delle attività/iniziative/lezioni richiede una media annua di 212 ore (pari al 25% del parziale e 14,4% del totale)
L'analisi dei dati riportati nella "colonna alunno" mostra i tempi attivi rivolti ai singoli pari a ca. 9 ore annue per allievo.
Rispetto alle 600 ore di lavoro in classe si nota che la classica "lezione" (non necessariamente di tipo frontale) occupa solo il 40% del monte ore totale.
 In sintesi, il lavoro propedeutico, l’analisi e la valutazione si accaparrano la maggior parte dell’impegno di ogni insegnante.
Alcune delle voci analizzate appartengono alle cd. attività aggiuntive e, in genere, comportano una retribuzione accessoria che si somma alla retribuzione contrattuale di base  analogamente a quanto accade in tutta la Comunità europea.

Confronto situazioni Comunità Europea - Italia


Orario di servizio
Tab. 3

Nazioni

Orario di lavoro
Norme
Durata anno scolastico



giorni
settimane
Austria
Da un min di 20 a un massimo di 23 ore settimanali. Le ore di lezione sono assegnate, all’interno del monte ore settimanale,  tramite un moltiplicatore che tiene conto dei diversi carichi delle differenti discipline. Si aggiungono alcune ore legate a particolari doveri d’ufficio
-Bundeslehrer-
-Lehrverpflichtungsgesetz
Da 180 a 214
37
Belgio
20 ore settimanali – con un max  di 962 ore  per  anno pari ad un max di 26 ore per settimana


-Mémento de l'enseignement 1994-1995
-Arrêté du Gouvernement du 13/09/1994 fixant le nombre de jours de scolarité des élèves et le nombre de jours de présence à l'école des membres du personnel enseignant des établissements de plein exercice
-Décret du 13/07/1998 portant sur l'organisation de l'enseignement maternel et primaire ordinaire et modifiant la réglementation de l'enseignement
182
37
Danimarca
1.924 ore annue metà in classe e metà per predisporre il lavoro.
-Act on Salaried Staff,
- Holiday Act
Da 200 a 209
37
Regno Unito
1.265 ore annue comprensive di ogni impegno.
-Management of the school day.
-School Teachers' Pay and Conditions Document 1999
190 + 5
Decisione locale
Finlandia
Tra le 15 e le 25 lezioni settimanali
-Act on Local Government Employees' Employment Security,
-State Civil Servants Act or Contracts of Employment Act
Da 185 a 190
22
Francia
Primaria: 26 ore per settimana  + 36 ore annue
Secondaria:
Agrégé – 15 ore per sett.
Certifiés:18 ore per sett.
Insegnanti licei tecnici: 18 ore teoria + 23 ore pratica
Possono essere previste alcune ore dedicate ad impegni connessi alla funzione.
Elementare: Legge 13/07/1983 diritti e obblighi dei funzionari + decreto n. 90-680 del 1/8/1990.
Secondaria : agrégation - decreto n. 72-580 del 4/7/1972
certifiés - decreto no. 72-581 del 4/7/1972
educazione fisica e sportiva -  decreto n. 80-627 del 4/8/1980
docenti licei tecnici - decreto n. 92-1189 del 6/11/1992.
180
Da 33,2 a 34,2
Germania
Diverso per ogni Länder
Si hanno da 23 a 28 periodi di lezione di 45’ cd. Si aggiungono (ma sono legate alle differenti scelte locali) le ore per le attività di funzione
-Civil Servant Framework Act
-Federal Act on the Remuneration of Civil Servants
-Second Transitional Ordinance on Remuneration
188
Decisione locale nel rispetto di 75 giorni lavorativi di vacanza più 10 giorni di festività religiose
Grecia
Dipende dal livello di carriera,  nella primaria si va dalle 21 alle 25 ore.
 Nella secondaria si va da un minimo di 16 ore a un massimo di 22 secondo anzianità e carriera.
-Reform of the salary schedule for public administration personnel and other related provisions

-Unified senior secondary school, access to higher education and other provisions

-Ratification of the code regarding the status of public civil administrative employees, and the employees of legal entities under public law (L. 2683/99)
175
34
Irlanda
Elementare: presenza a scuola durante tutta la giornata scolastica. 
Secondaria da un minimo di 18 a un max di 22 ore di lezione
Solo contratti individuali con la singola scuola
Da 167 a 183
Decisione locale
Italia
Da 25 a 18 ore di lezione + le attività funzionali all’offerta formativa
In tot 1.470 ore annue medie
-Ccnl’99 (comprensivo degli articoli ancora in vigore del Ccnl ’94)
-Cni ’99,
-Sequenza contrattuale ’99,
-Regolamento autonomia
200
33 di lezione
almeno 38 di apertura scuole
Olanda
1.659 ore annue di cui  930 (elementari) e 868 (secondaria) di lezione
-Consultation (Education and Research Personnel) Decree 1989
-Legal Status (Education Personnel) Decree
-Legal Status (Education Personnel) Decree
-Legal Status (Secondary Education) Framework Decree
200
Decisione locale
Portogallo
Varia da insegnante a insegnante ed è legato ad accordi specifici con le scuole e le autorità locali
-Education System Act
-Decree-Law 1989
-Teaching Career Statute 1998
Da 160 a 210
Decisione locale
Spagna
37.5 ore per settimana di cui 30 per attività didattiche (lezioni e preparazione delle stesse)
-Real Decreto 172/1988
-Contratto dipendenti pubblici (per le scuole statali)
Da 165 a 175
Da 33 a 35
Svezia
1.360 ore, di cui 104 destinate all’aggiornamento.
-Swedish Association of Local Authorities negotiates
Da 178 a 194
Decisione locale
Lussemburgo
I periodi di lezione hanno una durata di 50’ o  55’ e sono compresi tra 26 e 24 nella primaria, fino a 22 nella secondaria
I doveri professionali sono fissati da regole granducali variabili da scuola a scuola e di anno in anno
-Loi fixant le statut général des fonctionnaires d'État

Da 212 a 216
36
Media UE
-

189
-
Fonte Eurydice – Elaborazione ItaliaOggi

Nonostante i numerosi tentativi di amalgamare i diversi sistemi educativi - anche rispetto a gestione e organizzazione del lavoro e del personale - le discrepanze, tra gli Stati Membri, risultano tanto evidenti da rendere impossibile un sintetico raffronto che equipari carichi e modalità di adempimento del servizio. L’unico dato veramente rapportabile a tutte le situazioni è quello relativo al numero di giorni di apertura/lezione. Gli altri rispecchiano le peculiarità dei singoli sistemi.
Si può solo concludere che più paesi hanno optato per una quantificazione annua dell’intero impegno lavorativo comprendendovi anche correzione di compiti, valutazioni, esami, preparazione di lezioni, aggiornamento, incontri con i colleghi e con i genitori.
L’Austria ha introdotto il principio del “moltiplicatore” per equiparare i carichi di lavoro che gravano sui docenti impegnati nei fondamentali educativi. In sintesi, gli insegnamenti sono stati suddivisi in 6 gruppi. Il numero di unità lezione, per i docenti delle discipline del 6° gruppo, si ottengono moltiplicando il numero delle ore assegnate per 0.75. Viceversa, per gli insegnamenti compresi nel 1° gruppo, si utilizza il moltiplicatore 1.167.
Di scarsa utilità appaiono i puri confronti relativi al lavoro in classe dei docenti comunitari (che non vengono qui riportati). Le cifre riferiscono situazioni che lo stesso Ocse definisce non paragonabili sia per la diversa durata delle lezioni (non sempre rapportate all’ora) sia per la confluenza, in più casi, di tempo-lezione e tempo-propedeutico.



[1] Partendo dallo studio di A. Balducci e E. De Carli “La condizione docente in Italia” presentato al Convegno “La professionalità docente nella storia scolastica dal primo Novecento a oggi” Soc. Umanitaria – Milano, 1998
[2] Si vedano  Dario Generali “Scuola, società civile e pubblica utilità nell’età della scolarizzazione di massa”, A. Biuso “Le basi etiche dell’educazione” e A. Balducci “Funzione docente, autonomia, società civile” -  In “Il Voltaire” n.3 da pag 22 –1999- FrancoAngeli Editore – Milano