“Tuttoscuola” ha pubblicato ieri i dati sulla
cosiddetta “dispersione” scolastica. Nonostante una leggera diminuzione, si
tratta pur sempre di cifre altissime. C’è ancora chi pensa che il fenomeno si
possa sconfiggere proclamando rivoluzioni metodologiche, nello stesso tempo in
cui continua a difendere la licealizzazione di tutti i percorsi, che dell’insuccesso
scolastico è invece una delle cause principali.
Pubblichiamo a questo proposito una
lettera aperta che, a nome del nostro gruppo, Valerio Vagnoli, preside di
un alberghiero fiorentino, ha scritto al
ministro Giannini.
Gentile Ministro,
sono anni che viene denunciata da più parti la
drammatica situazione dell'abbandono dell'obbligo scolastico da parte di
migliaia e migliaia di studenti. Le cifre pubblicate oggi da Tuttoscuola,
anche se delineano un leggero calo nelle percentuali, confermano tuttavia la
drammaticità della situazione italiana. Naturalmente il Paese che ha avuto i
primi grandi teorici della realtà effettuale, la cui analisi critica rende
possibile migliorare la condizione del genere umano, si è guardato bene, almeno fino a oggi e salvo
encomiabili esperienze in qualche regione (prima fra tutte il Trentino), dal
misurarsi con la realtà della nostra formazione superiore.
Molti di coloro che contano in fatto di
politica scolastica (i sindacati, alcune corporazioni dei docenti, gli
assessorati regionali e spesso, ahimè, i ministri della Pubblica
Istruzione) sono legati a fole ideologiche presunte "progressiste",
come quella secondo la quale la scuola migliore è quella che sa essere
quanto più possibile uguale per tutti. Con gli inevitabili disastri in tema di
abbandono e di insuccesso scolastico che sono da decenni sotto gli occhi di
ciascuno di noi e che hanno la loro origine, appunto, nell'aver a tutti i costi
voluto affermare tale principio.
Crediamo invece che una riforma della formazione
professionale sia urgentissima e dovrebbe essere posta fra i primi punti
dell'azione del governo. Ci permettiamo di suggerire, in nome della realtà
effettuale, di studiare le esperienze che stanno dando risultati positivi sia
sul fronte della qualità formativa che su quello della diminuzione
dell'evasione scolastica, tra cui appunto quella trentina, in modo da poter
dotare tutto il territorio nazionale di qualificati percorsi di formazione
professionale. È incoraggiante il fatto che il programma del nuovo
governo dia molta importanza all'apprendistato e all'alternanza scuola-lavoro.
Non vi mancheranno le critiche e gli attacchi, ma ci auguriamo che non
riescano a distogliervi dall'urgenza di cambiare.
Cordialmente,
Valerio Vagnoli
(DS Istituto alberghiero “Saffi” di Firenze)
a nome del
GRUPPO DI FIRENZE
per la scuola del merito
e della responsabilità
Post Scriptum: Con l’occasione, Le esprimiamo
il nostro compiacimento per l’intenzione da Lei espressa di affrontare il tabù
dei docenti inadeguati. Il maggior riconoscimento del merito dei tantissimi
docenti seri consiste proprio nel non continuare a trattarli come i pochi che
seri non sono o che purtroppo non sono in grado di svolgere il loro lavoro
(mentre il premio ai migliori, che continuerebbero comunque a fare bene, ha
dimostrato altrove di avere più controindicazioni che conseguenze positive
sulla qualità media della scuola).