lunedì 17 marzo 2014

I BAMBINI INTOCCABILI DELLA SCUOLA DI LIZZANELLO

Con la presente si chiede alle SSLL di evitare qualsiasi forma di "contatto fisico" con gli alunni e le alunne, come ribadito in varie occasioni a livello generale e/o individuale. In particolare si ribadisce che non è consentito, per nessun motivo, toccare i ragazzi e le ragazze, né abbracciandoli/e, né prendendoli/e per mano, né baciandoli/e sulla guancia. Questo al fine di tutelare la sicurezza di tutti. L'inosservanza di tale disposizione da parte delle SSLL comporterà l'applicazione di sanzioni disciplinari”. 
È stata questa circolare rivolta al personale di un istituto comprensivo della provincia di Lecce, il “De Giorgi” di Lizzanello, l’argomento della rubrica “Melog” di venerdì scorso su Radio 24. Interpellata in precedenza, la vicepreside ha voluto solo dire che la scuola si ispira al “modello anglosassone”.
Si possono immaginare i giudizi su queste disposizioni raccolti dal conduttore Gianluca Nicoletti: “circolare terrificante e orribile”, “folle”, “allucinante”, “educazione alla paranoia”. L’idea di eliminare dalla relazione educativa la stretta di mano, l’abbraccio, la pacca, il buffetto, soprattutto se l’istituto comprende la materna e la primaria, è senza dubbio aberrante. Probabilmente ha origine nell’ossessione di possibili accuse di abuso (Rignano Flaminio insegna), rafforzata da un ipercorrettismo politico di cui è spia, nel testo della circolare, il rifiuto del genere maschile ambigenere (“abbracciandoli/e”), consigliato dalle famigerate Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana (la cui osservanza generalizzata basterebbe da sola a devastare la lingua italiana).
Il giorno dopo la dirigente ha corretto il tiro con un comunicato stampa (chissà perché firmato anche dall’assessore alla pubblica istruzione), in cui si chiarisce che non c’è mai stato alcun episodio di violenza o di abuso e che la circolare “è solo uno strumento per tutelare lo stile educativo e la formazione scolastica degli alunni” [sic]. E contraddicendo in parte la circolare, che invitava ad “evitare qualsiasi forma di ‘contatto fisico’ ”, sostiene che il personale “non sarebbe mai sanzionato per una carezza sul capo del bambino o una stretta di mano come saluto di incontro o di congedo o di congratulazione per un bel risultato”.
Nel frattempo la circolare è sparita dal sito e la “Gazzetta del Mezzogiorno” informa che è ora all’attenzione dell’Ufficio scolastico regionale, mentre il Ministero l’avrebbe definita “irrituale” e forse “frutto di un eccesso di zelo”. Tra l’altro, quale base giuridica avrebbe una sanzione disciplinare che punisse una carezza o una pacca sulla spalla?
Sperando che la disposizione venga ritirata, c’è comunque da augurarsi che almeno alcuni docenti di quella scuola fossero in cuor loro intenzionati a non sottostare a simili intimazioni, specialmente quelli che hanno a che fare con bambini piccoli. E viene in mente il bellissimo Monsieur Lazhar, il cui protagonista viene appunto ripreso dalla direttrice per aver tirato uno scappellotto a un allievo, ma all’occasione non lesina le carezze a un bambino disperato e alla fine abbraccia forte una sua piccola alunna che lo saluta in lacrime. (GR)