Per commentare torna alla pagina precedente.
domenica 12 maggio 2013
UN PASSO AVANTI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN TOSCANA
La Regione Toscana ha aperto agli
Istituti alberghieri la possibilità di sperimentare in alcune prime classi, dal settembre 2013, il cosiddetto percorso
professionale “complementare”. A differenza di quello “integrato”, che prevede solo
una molto parziale individualizzazione in
senso laboratoriale per gli studenti in difficoltà, il complementare è un vero
e proprio corso professionale autonomo, della durata di tre anni, con molte più
ore di laboratorio e meno di altre materie più teoriche, al termine del quale
viene rilasciata una qualifica utile per entrare nel mondo del lavoro. Chi
vuole può anche rientrare nel normale percorso quinquennale di istruzione professionale.
Insomma, esattamente la proposta che facemmo nel convegno
fiorentino del novembre 2009, poi fatta propria nella primavera successiva da
ottantasette presidi toscani con una lettera aperta in vista delle elezioni
regionali. La novità è veramente importante e va
dato atto agli assessorati competenti di aver avuto il coraggio, così poco
frequente nell’establishment politico-amministrativo italiano, di rivedere le proprie
posizioni; e questo tanto più va riconosciuto considerando nella sinistra l’ostilità
verso la formazione professionale, specie per chi esce dalla scuola media,
continua a essere ancora vastissima, come testimonia anche il recente programma
elettorale del Pd. Peraltro neppure le forze politiche di opposizione
hanno preso in questi anni su questa materia qualche iniziativa, né mi risulta
che almeno le abbiano dedicato dei momenti di approfondimento. Intanto godiamo
di questa bella novità, augurandoci che il nuovo percorso possa davvero intercettare
le attese e le aspirazioni di quei ragazzi che si
sentono maggiormente portati per la formazione professionale. Sarà importante che tutte le classi coinvolte vengano
costantemente monitorate, anche per poter portare dei correttivi qualora questi
si rendessro opportuni. E auguriamoci che i tassi di bocciatura nelle prime e nelle seconde classi degli alberghieri possano subire una sensibile flessione. (VV)
Per commentare torna alla pagina precedente.
Per commentare torna alla pagina precedente.