RIDATECI IL SILENZIO
Contro la distruzione della quiete pubblica, contro la musica
imposta
Appello al Governo, al Parlamento, alle
amministrazioni regionali e comunali,
alle polizie municipali, ai prefetti, alle forze dell’ordine
Esiste ancora la difesa della quiete pubblica? A noi pare di no.
Da anni si sono infatti affermate
abitudini e convinzioni che negano in radice il diritto a riposare
tranquillamente all’ora che si preferisce, a concentrarsi nella lettura, ad
ascoltare musica di propria scelta, a godere la tranquillità e la bellezza di
un parco o di una spiaggia.
Già può risultare fastidiosa la musica imposta in quasi ogni
locale o esercizio dove si metta piede. Ma è a maggior ragione inammissibile
che soprattutto nella buona stagione imperversi ovunque la musica ad alto o
altissimo volume, che da chioschi, stabilimenti balneari, piazze si propaga
anche a grandi distanze.
Inoltre molti quartieri cittadini sono tormentati dagli
schiamazzi della cosiddetta “movida”, mentre le notti bianche o blu si
trasformano troppo spesso in un vero e proprio incubo per i loro abitanti.
In questo quadro desolante manca quasi del tutto un’incisiva
azione di prevenzione e di contrasto basata su norme chiare, severe ed
efficaci; anzi, il più delle volte dobbiamo constatare l’insensibilità e la
tolleranza di chi dovrebbe proteggere la tranquillità e il riposo dei
cittadini, le cui richieste di intervento rimangono quasi sempre inascoltate.
Alle proteste si risponde spesso che si tratta di conciliare interessi diversi.
Ma questo non può certo voler dire che in determinati orari si possa sospendere
un sacrosanto diritto dei cittadini.
È arrivato il momento di
opporsi con determinazione a tutto questo. Ci rivolgiamo quindi al
Governo, al Parlamento, alle amministrazioni regionali e comunali, alle polizie
municipali, ai prefetti, alle forze dell’ordine chiedendo loro di provvedere
con la massima urgenza, ciascuno nel suo àmbito, a far sì che venga ovunque
garantita con fermezza e tempestività la quiete pubblica, anche attraverso
norme più restrittive di quelle attuali, mettendo così fine a una situazione
divenuta ormai non solo intollerabile per i cittadini, ma anche gravemente
lesiva ai loro occhi della credibilità delle Istituzioni.
Invitiamo tutti coloro che condividono questo appello a farlo
conoscere e a rivolgersi insieme a noi alle autorità e istituzioni competenti, affinché
si decidano a tutelare la quiete pubblica sia di giorno che di notte. Il
diritto al silenzio e al riposo non può diventare sempre più un privilegio
riservato soltanto a chi, per caso o per
possibilità economiche, si trova a
vivere in luoghi immuni da questa piaga .
Siamo sicuri che questo appello esprima uno stato d’animo comune
a moltissimi italiani. Speriamo davvero che non rimanga inascoltato.
Salvatore
Accardo, Niccolò Ammaniti,
Alessandro Barbero, Sergio Belardinelli, Remo Bodei, Dino Cofrancesco,
Paolo Crepet, Elio Franzini, Carlo Fusaro, Giorgio
Israel, Paolo Ermini, Roberto Esposito, Giulio Ferroni, Ernesto
Galli Della Loggia, Silvio Garattini, Fulco Lanchester,
Giacomo Marramao, Paola Mastrocola, Alberto Oliverio, Anna
Oliverio Ferraris, Lucio Russo, Aldo Schiavone, Luca Serianni,
Sebastiano Vassalli, Michele Zappella.
Iniziativa promossa dal Gruppo di Firenze per la
scuola del merito e della responsabilità