venerdì 8 giugno 2012

PRODUZIONE DI PLAGIO ATTRAVERSO IL NON-PLAGIO, di Marcello Dei

Copiare una prova di valutazione è un’attività ripetibile dal punto di vista del soggetto, del suo comportamento e della sua disposizione mentale. Spesso chi ha copiato ci riprova. In certi casi la copiatura può essere replicata anche dal punto di vista dell’oggetto, il materiale copiato può non essere di prima mano. A differenza della soluzione di un compito di matematica o di una traduzione dal latino, che più persone possono impunemente impiegare nel corso della stessa prova, l’uso collettivo di un saggio preconfezionato è facilmente smascherabile. A rigore di logica non dovrebbe quindi meravigliarci un fenomeno che a prima vista sembra paradossale: negli Usa decine di siti web offrono in vendita elaborati d’esame, temi svolti e tesi belle e pronte resi appetibili dall’ammiccante intestazione “100% Non-plagiarized”.
Benjamin Barber (Consumàti. Da cittadini a clienti, Einaudi 2010) cita alcune di queste società che offrono saggi su qualsiasi argomento, per qualsiasi scadenza e con la garanzia “nessun plagio” con la quale la società “intende presumibilmente sostenere di non avere personalmente commesso plagio nell’elaborazione delle prove d’esame messe in vendita, in modo che lo studente che le acquista possa avere la garanzia di essere l’unico plagiario coinvolto nell’operazione”.