giovedì 28 giugno 2012

LETTERA DI UN PRESIDE AGLI STUDENTI CHE HANNO COPIATO

Cari studenti, prima dell’inizio di questi esami di Stato avevamo sperato che il Ministro intervenisse per richiamare tutti – insegnanti e candidati - al rispetto delle regole. Dovrebbe essere, questo, il primo compito della scuola: contribuire a farvi diventare cittadini consapevoli e dotati di sensibilità e responsabilità sociale. Così purtroppo non è stato e come ogni anno i giornali, le associazioni degli studenti e altre agenzie hanno confermato che tra di voi la percentuale di coloro che hanno usato mezzi illeciti per svolgere le prove scritte è altissima e inaccettabile in un Paese che ha a cuore la sopravvivenza stessa della sua democrazia.
A rendere ancora più indecorosa questa situazione, si apprende che in molti casi sono intervenuti gli stessi docenti ad aiutarvi a svolgere le prove anche informandovi preventivamente sulle domande della terza prova.
Un tale comportamento, comunque motivato, tradisce il mandato e il sacrificio economico che la collettività affronta per pagare il loro stipendio e rappresenta quanto di più diseducativo un adulto possa trasmettere ad un giovane, soprattutto se questo adulto è un educatore.
Alla vostra età assistere ed essere in qualche modo partecipi di questo tradimento dell’etica della responsabilità e della morale civile, non può certo incoraggiarvi ad essere dei buoni cittadini e  rischia di fare venir  meno la fiducia nel futuro del paese, un futuro che innanzitutto i vostri cattivi maestri, con il loro comportamento, vogliono affidato al solito trionfo della furbizia, all’etica delle raccomandazioni e della truffa destinati, purtroppo, a tramandarsi come i veri valori della nostra e della vostra società.
Sono certo che alla lunga molti di voi che avete cercato la scorciatoia del copiare, magari approfittando di una sorveglianza volutamente “distratta” o peggio, si ricorderanno con stima non di chi ha pensato di aiutarvi in questo modo, ma dei docenti che attraverso la loro passione e il loro rigore hanno fatto di tutto per rendervi autonomi e orgogliosi della vostra onestà.

Valerio Vagnoli
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