lunedì 1 settembre 2014

RIDATECI IL SILENZIO: ALTRE TESTIMONIANZE

Teresa: La situazione, già pesante, si è ulteriormente aggravata con la "liberalizzazione" delle licenze; mi trovo ad abitare nel centro storico di un paese di circa 12.000 abitanti, sulla cui piazza principale nel giro di nemmeno 50 metri insistono 7 bar e una pizzeria... e le mie camere da letto ... su uno di questi... Credo che il problema principale sia nel fatto che le amministrazioni comunali non rispondono mai, giuridicamente parlando, dell'omissione di controllo sulle continue violazioni da parte degli esercenti, cosa che non avviene nemmeno da parte delle forze dell'ordine eventualmente chiamate, naturalmente sempre impegnate in qualcosa di più importante e da cui non sono stata mai corrisposte  multe, unica sanzione che a mio parere funziona meglio. Dovremmo promuovere una proposta di legge perché lo siano...credo anche che, la nostra situazione sia assimilabile ad una vera e propria "tortura" condannata dalla Convenzione di Ginevra sul trattamento dei detenuti di guerra....perché anche noi siamo condannati a vivere una vita di "prigionieri" certo civili, e non militari, da parte delle nostre amministrazioni che, risultano conniventi con le violazioni degli esercenti. Tra il diritto alla salute (perché di questo si parla quando si richiama da parte della Costituzione il diritto al riposo) e il diritto "all'iniziativa economica" sempre richiamata in questi casi, ma che nulla centra, per la stessa Costituzione dovrebbe sempre prevalere la nostra... la mia situazione è analoga al primo scrivente...ci si addormenta male verso le tre di mattina e ci si sveglia peggio, verso le cinque... 
Nanni. Aderisco con entusiasmo e convinzione. Non sopporto che il nostro paese, fra quelli  a più alto tasso di analfabetismo musicale ( ma che si vanta di essere tra quelli più "musicali" della terra, una  "rendita" che nasce  da una storia musicale certamente di eccellenza), trasformi la musica in caciara imposta e assordante e l'atto dell'ascolto, che dovrebbe essere libero per eccellenza, come una condanna senza appello. 
Mariapina. Aderisco. Vivo in una città da sempre governata dalla destra, che "utilizza" il centro storico abitato per iniziative quali la pista del ghiaccio, la boxe, la pallacanestro, la maratona, la staffetta… il tutto con un'amplificazione da concerto, aggiungo che quest'anno tale iniziativa va dal 20/06. al 26/07 , per tutti i venerdì sabato domenica.  Sto pensando di vendere la mia casa, che amo. 
Fabrizio. Esistono forme di inquinamento acustico micidiali, direttamente proporzionali negli effetti alla delicatezza del contesto. Quest'estate non mi è mai capitato di andarci, nel tratto della valle dell'Adda fra la centrale idroelettrica monumentale di Trezzo e le conche dette leonardesche, che rassicuravano la navigabilità anche delle rapide del fiume. Un paesaggio maestoso, dove già un eccesso di affollamento domenicale di pedoni e ciclisti dà un pochino fastidio, come fastidio danno i (pochi e piccoli) incroci con la viabilità automobilistica, e relative colonie di chioschi, cartacce, capannelli ridanciani innocenti ma casinari. Ma c'è qualcosa di peggio, e micidiale: la colonia estiva dei bambini, con un impatto peggio di una centrale nucleare. L'impatto è la voce dell'animatore, che urla come un ossesso per tutto il giorno attraverso un megafono, facendosi sentire per tutta la valle del fiume: "Adesso andiamo tutti di là. E tu Tonino smettila di scherzare Elio che poi si offende e ti dà un pugno, ahahaha!" eccetera. Siamo in un'epoca di smartphones, uno straccio di telefonino ce l'hanno tutti quanti, bambini piccoli inclusi: a quando la smart-colonia? A quando un po' di silenzio (relativo) in tutti i posti dove si va, appunto, per non stare costantemente in discoteca, o in fabbrica, o in un centro commerciale risuonante di musichette pubblicitarie? 
Alessandra. vorrei aggiungermi al coro di proteste nei confronti del rumore, soprattutto della musica imposta.Che faccia parte di un preciso disegno politico  progetto per rimbambire i cittadini di questo paese? Ne sono ormai convinta. I centri commerciali sono stati i primi a somministrare questa medicina purgativa ma i bar, le palestre, gli stabilimenti balneari, le farmacie dotate di tv come  le stazioni ferroviarie...l'elenco s'è allungato fino ad arrivare al dentista! La dentista di mia figlia imponeva ad un discreto volume, musicaccia commerciale a bambini ed adulti. Oltre alle situazioni d'insofferenza provocate a mia figlia dalla terapia ortodontica e all'inefficacia della cura la musica imposta è stato il motivo in più che m'ha fatto cambiare dentista. 
Altro episodio accaduto 2 anni fa: porto mia figlia di 8 anni in una palestra dotata di piscinetta per bimbi ignorando che sia  dotata di  diversi maxischermi  che diffondono  musica commerciale  ad alto volume. Noi genitori  per l'ora d'attesa in una saletta costretti  a "deliziarci": io, non sapendo maneggiare il macchinario stacco la spina. Vengo  redarguita dal personale la volta dopo. Fine delle lezioni in piscina. 
Lucia. Ho reiteratamente protestato sia mediante scritti che recandomi personalmente presso gli uffici comunali competenti della mia città ( La Spezia)
La posizione del Sindaco e della giunta attuale della Spezia è la seguente:
-è da questo anno in vigore una delibera con la quale si consente l'apertura dei locali con dehors e musica fino alle 2 di notte  tutti i Venerdì e Sabato in tutto l'anno nonché numerose notti bianche in centro citta
- è prassi che il Sindaco e i suoi uffici autorizzino in deroga ai limiti orari e di decibel manifestazioni musicali o iniziative commerciali  o benefiche (con musica)  in centro città in tutto l'anno in qualsiasi orario o giorno
- nel periodo estivo Giugno-Agosto vengono sistematicamente messe in calendario in diversi giorni della settimana  numerose manifestazioni musicali ad elevata rumorosità ( esclusivamente musica Rock, Metal e Jazz) sia in un zona della città denominata "Pinetina" ritenuta lungomare, ma effettivamente in centro città e adiacente abitazioni, sia in diverse piazze del centro città
( collegarsi al sito internet Comune La Spezia alle voci "Estate Spezzina" e "Spazio BOSS")
-i gruppi musicali o singoli giovani musicisti hanno tutto l’anno messo a disposizione gratuitamente un intero edificio scolastico “Dialma Ruggero” per attività culturali, manifestazioni culturali, conferenze e
-i cittadini hanno fatto numerosi esposti e ricorrono al momento a vari numeri 112, 113 etc dai quali si risponde molto cortesemente che non hanno margine di azione e facendo riferimento alle delibere o disposizioni comunali di cui sopra
Ovviamente quanto sopra a spese di disturbo sonoro ed economico dei cittadini. 
Giovanni. Non mi sembra vero che qualcuno abbia deciso di prendere posizione conto la 'musica obbligatoria' che ci circonda in ogni momento della vita: vi sono riconoscente! Credevo fosse una mia battaglia solitaria e persa in partenza. Sono un musicologo, per la precisione un 'etnomusicologo', e alla musica ho dedicato buona parte della mia vita, scrivendo innumerevoli articoli e qualche libro (il prossimo in inglese ancora non è uscito)... eppure, la musica oggi quasi non la sopporto più: immagino che possiate immaginare i motivi per  i quali ho maturato quest'atteggiamento (odio soprattutto il disturbo nei mezzi pubblici, dove non si riesce più a leggere una riga o anche a pensare alle proprie cose senza essere interrotti dalle sigle dei cellulari o dagli odiosi ambulanti con amplificatori a tutto volume (per non parlare della 'musica' sulle banchine (mi riferisco qui alla metropolitana di Roma): e a dirlo sono proprio io... che mi sono occupato di musicisti itineranti (i 'posteggiatori' napoletani!). Non sono un personaggio famoso ma se la mia firma può servire aggiungetela senz'altro e inoltre, consideratemi a disposizione in qualsiasi modo per questa sacrosanta battaglia... tenetemi aggiornato e grazie ancora! 
Giacinta. Sono costretta a subire gli abusi di un pub/discoteca/ristorante aperto qualche anno fa sotto casa mia al lago Albano. Dopo aver denunciato al Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio e al Difensore Civico del Lazio le inadempienze del comune di Castelgandolfo (che però non ha mai risposto alle loro lettere), ho presentato un esposto ai carabinieri, raccontando tutta la vicenda. Poco tempo fa il  comandante della stazione mi ha detto aver personalmente monitorato in borghese la situazione (non da casa mia, però, ma dalla strada), che il rumore del locale non è eccessivo e che non posso chiamare sempre il 112. Faccio presente che stanotte a mezzanotte e venti la pattuglia intervenuta a casa mia era di tutt'altro parere, tanto che si è recata dal gestore del locale per chiedere di abbassare il volume. Faccio notare anche che il lago è un anfiteatro naturale e quello che si sente per strada è ben diverso da quello che si sente all'interno.  Morale della favola, sono una povera donna che esagera e quindi l'esposto sarà inviato in procura, ma con questo bel biglietto di accompagnamento dei carabinieri, ossia "il rumore non è eccessivo". Premesse le leggi nazionali in materia di rumore e il piano di zonizzazione di Castelgandolfo (dalle 22, 42 decibel), quello che mi sconcerta è il fatto che un cittadino che reclama il proprio diritto al sonno viene preso per matto e un locale che non rispetta la legge invece ha tutta la comprensione dei carabinieri perché deve lavorare. Il comandante è stato chiaro: è convinto che per me l'unica soluzione sia che il locale chiuda (che poi, guarda caso, è anche quello che vanno ripetendo come un mantra i gestori del locale). Ho tentato di rispondere che invece vorrei solo che venisse rispettata la legge, ma è stato inutile. Ha ribadito che devo essere elastica e tollerare quelli che chiama "momenti di goliardia" (schiamazzi dei clienti in giardino fino alle 3/4 di notte) oppure qualche decibel in più. Sono infuriata e anche amareggiata. Da 7 anni si ripete sempre la solita storia: i diritti del locale valgono più dei miei. Quindi, a questo punto sono condannata a subire musica e schiamazzi. Ora, per quella che è la mia esperienza, ho riscontrato una grande confusione (uso questo termine per essere gentile) riguardo all'applicazione delle norme anti-rumore da parte delle varie istituzioni. In sostanza, è facilissimo eludere la legge anche con il beneplacito delle istituzioni, come nel mio caso. Il comandante dei carabinieri ha decretato che il "rumore non è eccessivo" e il mio esposto vale meno di carta straccia (è ovvio che il magistrato, nel qual caso volesse intervenire, sentirà il parere dei carabinieri). Insomma, cosa può fare ancora un cittadino che si trova nella mia situazione? Niente, purtroppo, a parte cambiare casa (la causa civile non la prendo in considerazione perché avrebbe tempi lunghissimi e esito molto incerto, considerato che il locale che mi molesta è quasi l'alma mater di quanti, nella mia zona, operano nel settore della giustizia). Per questo motivo, visto che non posso rimanere in silenzio, chiedo ospitalità sul vostro blog per raccontare la mia storia.