mercoledì 14 novembre 2012

CONDANNATO IL MINORE CHE AVEVA OCCUPATO L’ISTITUTO SCOLASTICO

Da "La Letterina" n. 341 - giovedì 22 novembre 2012, dell'Associazione delle Scuole Autonome Siciliane.

Il 13 novembre alle ore 9,30, al Tribunale dei minorenni di Palermo, si è tenuta l’udienza n.245/12 R.G.U.P. che vedeva imputato uno degli studenti che avevano guidato l’occupazione di un istituto superiore di Palermo nei mesi di novembre e dicembre 2010. Lo studente era già stato rinviato a giudizio il 26 marzo 2012 dal GIP dott.ssa Valeria Spadafora. In apertura di udienza, l’imputato ha cercato di sottrarsi alle proprie responsabilità (diversamente da come aveva ammesso nel corso dell’udienza del 26 marzo) sminuendo il proprio ruolo nell’occupazione. Il Giudice, dott.ssa Antonina Pardo, gli ha letto i verbali precedenti che, insieme alle prove allegate al fascicolo, evidenziavano il contrario. Il preside ricordava che nessuno può chiudere la scuola agli altri studenti e al personale, interrompere un pubblico servizio, negare il diritto allo studio a chi vuole andare a scuola per studiare. L’avvocato della difesa interveniva con argomentazioni generiche del tipo: “c’era un contesto di malessere negli studenti … i docenti sarebbero potuti intervenire per educare … non era il solo che occupava … etc.”. Il Pubblico Ministero richiamava i valori della democrazia e della Costituzione, che impongono di rispettare la libertà degli altri e  i beni pubblici. La Corte si riuniva quindi in camera di Consiglio e rientrando in aula condannava lo studente minore a “due mesi di giustizia riparatrice” presso l’Azienda Sanitaria Provinciale, in pratica lavori socialmente utili. Riconvocava quindi le parti al 22 gennaio 2013 per verificare se la pena avesse generato effetti positivi. Uscendo, lo studente e il padre non ricambiavano il saluto del preside, non comprendendo che nella vicenda non vi era nulla di personale, ma solo il tentativo di far rispettare la legge. 

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La redazione