“Dichiariamo
pubblicamente che ci impegneremo per far sì che gli esami si
svolgano in un clima sereno, ma nel rispetto della legalità,
dell’equità e dell’imparzialità, a tutela del prestigio della
scuola italiana, di coloro che vi operano con ammirevole impegno e
dei tanti studenti che si preparano con serietà a questa importante
prova.”
La nostra iniziativa nasceva dal
constatare la crescente perdita di credibilità di questi importanti
momenti della vita scolastica. Le ripetute notizie di stampa, le
testimonianze che ci arrivano, la nostra personale esperienza sono
concordi nell’indicare che l’affidabilità dei risultati è non
di rado inquinata sia dalle possibilità di comunicare con l’esterno
offerte dalla tecnologia, sia dallo scarso rigore nella vigilanza di
una parte dei colleghi, che a volte purtroppo diventa tolleranza o
persino complicità. Si tratta di comportamenti in evidente contrasto
con l’idea che la scuola è anche, e forse prima di tutto,
educazione alla responsabilità e al rispetto delle regole, e per
questo ci permettiamo di farLe presente la necessità e l’urgenza
di prendere tutti gli opportuni provvedimenti per garantire il
regolare svolgimento degli esami di Stato.
Uno dei problemi da affrontare è
costituito dall’attività di quei siti,
ai quali viene consentito di pubblicare
traduzioni e soluzioni di
problemi e addirittura di mettere in piedi un
servizio di sms per
inviarle direttamente ai candidati che lo chiedono.
Oltre a intervenire sui comportamenti che costituiscono veri e propri
reati, è da valutare la possibilità di stabilire che traduzioni e
soluzioni delle prove d’esame possano essere pubblicate solo dopo
che esse si sono svolte. Esistono inoltre strumenti poco costosi che
interferiscono con la ricezione dei cellulari.
Sul
versante della vigilanza,
è indispensabile impartire
per tutte le prove d’esame rigorose disposizioni,
sottolineando
che la scuola deve formare i futuri cittadini al rispetto delle leggi
e alla lealtà. L’esclusione dall’esame, infine, non deve restare
una mera previsione teorica, ma essere prospettata come una
possibilità concreta.
Signor Ministro, probabilmente il
più forte motivo di consenso al governo di cui Lei fa parte è lo
stile improntato alla serietà, al senso delle istituzioni e al
rigore nel far rispettare le regole a garanzia dei diritti di tutti.
Confidiamo pertanto in un suo intervento per assicurare la massima
correttezza nello svolgimento degli esami, che per i cittadini
rispettosi delle leggi, abituati a veder premiata la furbizia,
costituirebbe indubbiamente un motivo di speranza per il futuro del
paese.
Grazie dell'attenzione. Con i più
cordiali saluti,
Sergio Casprini Andrea
Ragazzini Giorgio Ragazzini Valerio Vagnoli
Firenze, 15 maggio 2012